Debian – Linux Sistemi Operativi

Aperto da Sioux, 10-Settembre, 2023 18:22:05

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Sioux

Debian – Linux Sistemi Operativi


E' giunto il momento di parlare del S.O. sul quale negli anni successivi è stato basato Ubuntu, che ha dato inizio alla larga diffusione di linux nei sistemi informatici domestici.
La differenza tra Debian e Ubuntu è certamente nella maggior difficoltà nell'utilizzare il primo rispetto al secondo, quindi si tratta di un S.O. poco indicato per coloro si avvicinano alla prima volta al mondo del pinguino, è altresì vero che alcune evoluzioni, come la versione debian di linux mint ha permesso a persone neofite di utilizzare un sistema basato su Debian.

Debian [ˈdɛbiən], creata dal Debian Project, è un sistema operativo per computer composto solo da software libero, anche se può usare, tramite l'aggiunta di appositi repository, anche software proprietario o software libero basato su software non libero. Viene sviluppata attraverso la collaborazione di volontari da ogni parte del mondo e fornisce più di un semplice sistema operativo: viene distribuito con oltre 29 000 pacchetti, programmi già compilati e impacchettati in modo tale da permettere installazioni facili.
La forma principale, Debian GNU/Linux utilizza Linux come kernel (la parte centrale di un sistema operativo) e programmi di utilità provenienti dal progetto GNU. Per questo prende il nome di GNU/Linux.
Il nome Debian è stato coniato dal fondatore del progetto, Ian Murdock, unendo il proprio nome e le prime tre lettere di quello della sua fidanzata (ora ex-moglie) Debra.

Storia:
Il progetto Debian è stato fondato da Ian Murdock: non soddisfatto dalla distribuzione Linux diffusa all'epoca, la SLS, egli tentò dapprima di modificarla, quindi decise di creare una distribuzione alternativa, partendo da zero.

Alcune tappe importanti:
16 agosto 1993: primo annuncio pubblico, inviato da Ian Murdock al newsgroup comp.os.linux.development.

Gennaio 1994: prima revisione del Manifesto Debian. Il documento riassumeva il significato e la filosofia di debian.

Agosto 1995: inizio dello sviluppo del primo port di Debian, ovvero la prima versione per un'architettura diversa dall'Intel i386: la Motorola 68000 (m68k).

17 giugno 1996: rilascio della prima versione stabile (Debian 1.1 "Buzz")

16 giugno 1997[senza fonte]: incorporazione tra i progetti della Software in the Public Interest, Inc., l'organizzazione non-profit che amministra le donazioni ricevute dal progetto Debian e provvede alle sue spese.

5 luglio 1997: approvazione del Contratto Sociale Debian.

24 luglio 1998: rilascio della prima versione stabile multiarchitettura (Debian 2.0 "Hamm"). Architetture supportate: i386 e m68k.

2 dicembre 1998: ratifica della Costituzione Debian.

1999: inizio dello sviluppo di Debian GNU/Hurd, il primo port di Debian ad utilizzare un kernel diverso da Linux.
dicembre 2000: nascita della distribuzione testing. La prima testing è stata Debian 3.0 "Woody".

2-5 luglio 2001: prima edizione di Debconf, l'incontro annuale degli sviluppatori Debian.

9 settembre 2005: estensione del supporto di sicurezza alla distribuzione testing.

8 aprile 2007: rilascio di Debian 4.0 "Etch".

14 febbraio 2009: rilascio di Debian 5.0 "Lenny".

5 febbraio 2011: rilascio di Debian 6.0 "Squeeze", si tratta della prima versione stabile di Debian che include anche un kernel BSD (Debian GNU/kFreeBSD).

4 maggio 2013: rilascio di Debian 7.0 "Wheezy"

Organizzazione del progetto:

Il Progetto Debian si distingue da tutti gli altri per la sua peculiare forma di organizzazione. La sua struttura infatti si ispira a quella di una vera e propria società democratica, tanto che il documento che stabilisce le regole interne al progetto è chiamato Costituzione Debian. Un altro importante documento è il Contratto Sociale che esprime l'impegno del progetto in favore del software libero e dei suoi utenti.
Tutti i partecipanti al progetto sono volontari e non esiste un'azienda di riferimento che lo finanzi; tutte le spese sono pagate dalle donazioni raccolte attraverso "Software in the Public Interest" (SPI Inc.), una organizzazione non-profit per i progetti di software libero. Debian è quindi considerata da molti come la sola tra le maggiori distribuzioni di Linux ad essere libera da interessi commerciali.
Non esiste una struttura gerarchica né ruoli dirigenziali; vi sono solo alcuni membri del progetto ai quali sono demandate delle funzioni specifiche, ad esempio la gestione dei server e dell'archivio dei pacchetti (ftp-master) o il coordinamento del rilascio delle versioni stabili (release manager). L'unico ruolo "di comando" è quello di Debian Project Leader, formalmente a capo del progetto, che viene eletto con mandato annuale; ma anche questo incarico è principalmente rappresentativo e di coordinamento e i suoi poteri effettivi sono limitati. Tutte le decisioni più importanti vengono prese a maggioranza dai Debian Developer, cioè i membri ufficiali del progetto (attualmente sono circa 1000), tramite votazione.
Le discussioni interne al progetto si svolgono generalmente sulle numerose mailing list di Debian, ognuna dedicata a uno specifico argomento. Non sono infrequenti discussioni accese e talvolta veri e propri litigi. Alcuni ne ricavano l'impressione che il tasso di conflittualità all'interno del progetto sia molto alto; altri replicano che in altri progetti vi è presumibilmente un tasso ancora più alto, ma non viene percepito all'esterno perché le discussioni non sono pubbliche.

Caratteristiche:

Debian è conosciuta per la sua aderenza alle filosofie di GNU e del software libero, le rigide politiche riguardo alla qualità dei pacchetti e le release, il modo aperto di sviluppare e testare il software e la libertà di scelta concessa all'utente.
Il progetto Debian ha tra i suoi obiettivi quello di creare "il sistema operativo universale": sono stati sviluppati dei port per altri kernel, fra i quali GNU Hurd, Solaris, NetBSD, e FreeBSD. Di questi port l'unico ad essere stato rilasciato ufficialmente è quello con kernel FreeBSD (Debian GNU/kFreeBSD).
In realtà, con Debian, parlare di sistema operativo risulta estremamente riduttivo: la stessa tradizionale suddivisione tra software di sistema e software applicativo perde di significato, in quanto l'intero parco software è gestito sempre in modo identico, indifferentemente dalla funzione svolta dal singolo programma. Tutti i programmi distribuiti vengono infatti compilati e resi disponibili sotto forma di pacchetti software coerenti tra loro, in modo che siano il più possibile compatibili e facilmente gestibili. In modo simile funzionano FreeBSD, OpenBSD e derivati.
L'ultimo rilascio stabile di Debian contiene circa 29 000 pacchetti per una decina di architetture, che vanno dall'architettura ARM, comunemente utilizzata nei sistemi embedded e il Mainframe IBM s390, alle più comuni x86 e PowerPC presenti nei moderni personal computer.
In questo rilascio è stato inserito anche un programma di installazione grafico, è possibile utilizzarlo digitando installgui o expertgui.

Debian Installer:



Repository:

I pacchetti di Debian sono raccolti in archivi (repository) accessibili via Internet. I pacchetti contenuti negli archivi delle varie release sono raggruppati per tipo di licenza software nelle seguenti sezioni:

main: solo software libero senza alcuna dipendenza non libera.

contrib: software libero che però dipende da altri pacchetti non liberi per funzionare.

non-free: software non libero (ma comunque distribuibile gratuitamente).

in passato vi era anche una sezione non-US contenente software crittografico che per motivi legali non poteva essere esportato dagli Stati Uniti. In seguito la legge è stata modificata eliminando la necessità di questa sezione.

Ufficialmente la distribuzione Debian GNU/Linux è costituita unicamente dalla sezione main (infatti Debian si dichiara "100% free software"). Le sezioni contrib e non-free sono rese disponibili come un servizio aggiuntivo a discrezione degli utenti.
I repository Debian contengono anche i sorgenti di tutti i pacchetti di software libero. È possibile ricompilare qualsiasi pacchetto (o anche tutti i pacchetti dell'intero sistema in una sola volta) tramite l'uso del pacchetto apt-build, che però al momento non è considerato completamente stabile.

Pacchetti del kernel:

Debian include inoltre la possibilità di ricompilare e nel contempo pacchettizzare un kernel personalizzato, così come, attraverso il pacchetto module-assistant, quella di semplificare notevolmente la compilazione e pacchettizzazione di nuovi moduli del kernel, automatizzandone il download dei sorgenti, la preparazione dell'ambiente per la compilazione e perfino la compilazione per architetture multiple.

Architetture supportate:

La versione corrente (Squeeze) supporta le seguenti architetture; tra parentesi è indicata la sigla Debian:
Intel x86-based (i386)

AMD64 & Intel EM64T (amd64)

ARM (armel)

Intel IA-64 (ia64)

MIPS (big endian, mips e little endian, mipsel)

IBM/Motorola PowerPC (powerpc)

Sun SPARC (sparc)

IBM S/390 (s390)

Politiche di stabilità:

Il Progetto Debian è famoso nella comunità open source per la maniacalità con cui ogni singolo pacchetto viene testato, al fine di eliminare (in linea teorica) ogni possibile malfunzionamento.
Per comprendere meglio i requisiti di stabilità del progetto, è sufficiente ricordare che i pacchetti ufficiali della maggior parte delle distribuzioni (come ad esempio Fedora o Mandriva) hanno una stabilità classificabile fra il ramo unstable e quello testing del progetto Debian.
Questa politica estremamente rigida ha però prodotto quello che secondo molti è l'aspetto più negativo e sicuramente il più controverso del progetto, ovvero la lentezza dei cicli di rilascio.
Sebbene il ramo testing sia nella maggior parte dei casi abbastanza affidabile per l'utenza domestica (e per questo spesso preferito al ramo stabile, specialmente in ambiente desktop), la lentezza dei rilasci ha provocato la migrazione di molti utenti ad altre distribuzioni, come ad esempio Ubuntu (che secondo molti è nata proprio con l'intento di offrire un sistema operativo simil-Debian con un ciclo di sviluppo più accettabile).
È tuttavia da notare che un singolo rilascio non rimane immutato durante il suo periodo di vita, poiché il software di ogni release stabile viene continuamente aggiornato, rendendo possibile mantenere sempre il passo con la risoluzione di problemi di sicurezza tramite il tool apt-get.


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